Madonna del Popolo 10 Settembre 2017

Madonna del PopoloL’8 settembre, la Chiesa celebra la Natività di Maria, venerata nella nostra Cattedrale di Verona con il titolo di Madonna del Popolo. Noi oggi celebriamo la stessa liturgia, le stesse letture e preghiere…e pregheremo anche la Supplica alla Madonna del Popolo. Il Vangelo di questa Festa riporta la genealogia, o meglio, la carta d’identità di Gesù. Per mezzo dell’elenco degli antenati, Matteo racconta chi è Gesù e come Dio agisce in modo sorprendente per compiere la sua promessa. Sulle nostre carte di identità c’è il nostro nome, con il cognome della nostra famiglia. Alcune persone, per dire chi sono, ricordano anche i nomi dei nonni e delle nonne. La carta d’identità di Gesù ha moltissimi nomi. Ma nell’elenco dei nomi c’è una grande novità...

In quel tempo, le genealogie indicavano solo il nome degli uomini. Per questo, sorprende che Matteo metta anche cinque donne tra gli antenati di Gesù: Tamar, Raab, Ruth, la moglie di Uria e Maria. All’inizio e alla fine della genealogia, Matteo fa capire qual’è l’identità di Gesù: lui è il Messia, figlio di Davide e figlio di Abramo. Quale discendente di Davide, Gesù è la risposta di Dio alle aspettative del popolo giudeo 2 Sam 7,12-16. Quale discendente di Abramo, è fonte di benedizioni e di speranza per tutte le nazioni della terra Gen 12,13. Così, sia i giudei che i pagani che fanno parte delle comunità della Siria e della Palestina all’epoca di Matteo, potevano vedere le loro speranze realizzate in Gesù.

Elaborando l’elenco degli antenati di Gesù, Matteo adotta uno schema di 3 x 14 generazioni. Il numero 3 è il numero della completezza, come la Trinità. Il numero 14 deriva da 2 x 7: il numero 2 è il numero dell’atto creativo, il momento in cui la divinità genera l’uomo. Il numero 7 invece, è il numero della perfezione. In quel tempo, era cosa comune interpretare o calcolare l’azione di Dio servendosi di date e di numeri. Per mezzo di questi calcoli simbolici, Matteo rivela la presenza di Dio lungo la storia, il tempo, le generazioni ed esprime la convinzione delle comunità che dicevano che Gesù apparve nel tempo stabilito da Dio. Con la sua venuta la storia raggiunge il suo pieno compimento. Gesù è la risposta di Dio alle aspettative sia dei giudei che dei pagani, pero lo è in modo completamento sorprendente.

Nella storia delle 4 donne dell’AT, citate nella genealogia, c’è qualcosa di anormale: sono straniere, concepiscono i loro figli fuori dagli schemi normali dell’epoca e non seguono le esigenze delle leggi di purezza del tempo di Gesù. Tamar, una cananea, vedova, si veste da prostituta per obbligare Giuda ad esserle fedele e a dargli un figlio Gen 38,1-30. Raab, una cananea, prostituta di Gerico, fece alleanza con gli israeliti. Li aiutò ad entrare nella Terra Promessa e professò la fede in un Dio che libera dall’Esodo Gs 2,1-21. Betsabea, una ittita, moglie di Uria, fu sedotta, violentata e messa incinta dal re Davide, che oltre a ciò, ordinò di uccidere il marito 2 Sam 11,1-27. Ruth, una vedova moabita, scelse di restare con Noemi ed aderire al popolo di Dio Rt 1,16-18. Consigliata da sua suocera Noemi, Ruth imita Tamar e passa la notte insieme a Booz, obbligandolo ad osservare la legge e a dargli un figlio. Dalla loro relazione nasce Obed, il nonno del re Davide Rt 3,1-15;4,13-17. Queste quattro donne vanno contro la legge e i modelli di comportamento imposti dalla società patriarcale. E così le loro iniziative poco convenzionali daranno continuità alla discendenza di Gesù e porteranno la salvezza di Dio a tutto il popolo. Attraverso di loro Dio realizza il suo piano ed invia il Messia promesso. Veramente, il modo di agire di Dio sorprende e fa pensare!

E Maria? La risposta ci viene dalla sua storia con Giuseppe che segue nella seconda parte del testo di Matteo. Maria rimane incinta prima della celebrazione del matrimonio con Giuseppe, suo promesso sposo, uomo giusto. Gesù dice: “Se la vostra giustizia non è maggiore della giustizia dei farisei e degli scribi, voi non entrerete nel Regno dei cieli”. Se Giuseppe fosse stato giusto secondo la giustizia dei farisei, avrebbe dovuto denunciare Maria e lei sarebbe stata lapidata. Gesù sarebbe morto. Grazie alla giustizia di Giuseppe, nasce Gesù.

Questa festa della Natività di Maria, incastonata come una perla nelle letture della liturgia di oggi, celebra la grandezza di Maria che "umile ed alta più che creatura" - per dirla con Dante - è stata predestinata ad essere conforme all'immagine del Figlio di Dio e figlio suo. Perché avrebbe dovuto diventare sua Madre, Dio ha "sognato" per Maria che fosse conformata a Gesù preparandole un corpo e un'anima destinati al suo disegno. Ma questo progetto su Maria non è solo per Lei: il suo fine è il progetto di salvezza per tutta l’umanità. Dio ha preparato tutto perché possa realizzarsi. "Sappiamo che tutto concorre al bene di quanti amano Dio": a volte questa nostra storia ci sconcerta e le notizie di cronaca tendono a deprimerci. È esattamente quanto Dio vuole evitare per noi. Riceviamo il dono di questa giornata nella consapevolezza di quello che è stata Maria. Nel suo grembo Dio ha preso volto d'uomo, si è configurato in tutto al nostro modo di essere, perché noi potessimo essere configurati al suo, in cui l'amore e la gioia sono possibili. Chiediamo a Maria di essere in tutto conformi al modo di pensare e di amare di suo Figlio, di rendere anche noi il più possibile conformi a Lui, nella nostra interiorità anzitutto. Signore, Dio della Vita e della Storia, aiutami a realizzare quel sogno irrepetibile che Tu vuoi che io sia.

 

Gloria a te, o nostro rifugio!
Gloria a te, o nostro orgoglio,
perché per opera tua la nostra stirpe è stata innalzata al cielo.
Supplica Dio, nato da te, che mandi pace alla sua Chiesa.
Per la forza delle tue preghiere, o Madre dell'Altissimo.
Balaj Siro – Padre della Chiesa

 

Supplica alla Madonna del Popolo

O Madre e Regina del popolo,
per quella fede che ti guidò nella tua altissima missione di cooperatrice nella redenzione del genere umano e per quella assoluta fedeltà con cui hai compiuto la tua opera di umile serva, ottienici dal Signore una profonda e sicura fede che illumini la nostra vita terrena e ci guidi al cielo.

Santa Maria, prega per il popolo di Verona.

O Madre e Regina del popolo,
per quella incrollabile speranza che ti sorresse nei momenti più gravi della tua vita terrena: dalle ansie di Nazareth allo squallore di Betlemme, dalla persecuzione di Erode allo smarrimento di Gesù, fino ai piedi della croce, ottienici dal Signore una piena fiducia nella Provvidenza, perché la nostra vita superi vittoriosamente le prove del combattimento spirituale e sia fatta degna della ricompensa eterna.

Santa Maria, soccorri il popolo di Verona.

O Madre e Regina del Popolo,
per quell’immenso amore che nutristi verso il Signore, accettando con generosità ogni prova per la salvezza dell’umanità, ottienici un ardente amore verso Dio e una sincera carità verso il prossimo, perché figli dello stesso Padre e uniti al tuo cuore di Madre, possiamo accettare la croce che il Signore ci affida come fonte di meriti per la vita eterna.

Santa Maria, intercedi per il popolo di Verona.

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