Omelie

Simonetta mamma di due figlie: "Buona Pasqua, carissima Simonetta".

Buona Pasqua, carissima Simonetta…

Come vedi oggi abbiamo indossato i paramenti bianchi, il colore della festa e della Pasqua perché per la Chiesa oggi e fino a domani è ancora come se fosse Pasqua. Pasqua, per il popolo ebreo, significa passaggio dalla schiavitù alla libertà e passaggio dall’aridità del deserto alla Terra Promessa dove scorre latte e miele. Pasqua per Gesù significa passaggio dal dolore della croce all’incontro con il Padre, passaggio dalla morte alla vita. Ma questi paramenti di festa li abbiamo indossati anche per te, perché stai vivendo veramente la tua Pasqua, cioè il tuo passaggio più vero ed autentico alla vita che non ha fine, la vita eterna. E poi anche perché siamo convinti che nella tua breve vita hai vissuto sicuramente dei momenti di gioia e di felicità. Due su tutti: hai scelto un giorno di celebrare il sacramento del Matrimonio e hai scelto di donare la vita a due bellissime figlie… ti sei consegnata quindi al Dio della Vita e dell’Amore… pur con la tua fragilità, che è fragilità di ogni nostra umanità…e questo dono Dio non lo ha mai dimenticato. Il giorno di Pasqua, in tutte le chiese del mondo, abbiamo pregato così: «Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa!». Quanto sono vere per te queste parole della sequenza di Pasqua.

La morte e la vita hanno lottato in te forse da sempre, in ogni uomo e in ogni donna morte e vita si affrontano, fra desideri di bene, chiusure e rifiuti. Morte e vita: che grandi realtà Signore, quale grande mistero di amore hai preparato da sempre per i tuoi figli, che grande progetto per me, per Simonetta e per tutti noi… troppo alto, Signore e noi non lo comprendiamo. Signore, Tu ci hai detto che le tue vie non sono le nostre vie, i tuoi progetti non sono i nostri progetti, Tu, Signore, hai progetti tanto grandi e noi non li comprendiamo. Ma Tu, Signore, hai messo nel nostro cuore la nostalgia di Te e del tuo Regno, hai scritto nelle pagine del nostro cuore l’idea di eternità e di vita nuova. Al tuo progetto non c’è nulla da aggiungere e nulla da togliere, ci fidiamo di Te. Aiutaci Signore ad accettare nella nostra vita questo momento di sofferenza. Aiutaci ad entrare per la porta stretta, per la via difficile e tortuosa che conduce alla vita. Aiutaci ad accettare e a fare sempre la tua volontà.

Carissima Simonetta, chissà cosa c’era nel tuo cuore e nel tuo animo in questi ultimi giorni, chissà cosa c’era giovedì sul far della sera, quando il tramonto abbracciava la nostra città e le tenebre piano piano avevano avvolto forse anche il tuo cuore. Certamente ti sentivi sola. Forse, come diceva la Parola del Signore di oggi, tu ti sentivi lontano dalla pace e dalla serenità e la tua anima era prostrata. Forse tante domande sulla vita e sulla morte, sulla tua vita carica di problemi e di angoscia, sulle tante volte che ti eri presa degli impegni verso te stessa, verso le tue figlie, verso la tua famiglia, verso il tuo lavoro… per vedere se le cose potevano migliorare. Riconoscevi di essere molto debole e fragile e ricadevi nell’illusione di trovare qualcosa di più bello, ma ogni volta ti accorgevi che non era così. Forse pioveva e tutto sembrava più difficile e buio… Noi non abbiamo risposte, anche se il nostro cuore le cerca ardentemente.

Signore, guarda alla nostra sorella Simonetta, non esaurire la tua misericordia, la tua fedeltà e il tuo perdono, rinnovale per noi ogni mattina. Sii buono con chi viveva nell’angoscia, con l’animo tormentato e in continua ricerca di qualcosa di più grande, di una felicità che sembrava tanto e tanto lontana. Oggi, Signore, ci sembra quasi che Tu l’abbia lasciata sola nel momento della sofferenza e del dolore. Certamente le croci della vita di ogni giorno hanno prevalso in lei, nel profondo del suo cuore, forse le pareva di non farcela più ad andare avanti, forse ti sentiva anche più lontano di quello che in realtà Tu eri… forse voleva solo risvegliarsi il giorno dopo con più forza e con più speranza Perché noi, Signore, vogliamo pensare e crediamo con tutte le nostre forze che in quel momento, quel giovedì sera, Tu eri lì, insieme con lei e forse tentavi anche di parlarle, di esserle vicino, volevi anche mostrarle ancora una volta il tuo Amore. Ma lei si sentiva addosso una angoscia più grande delle sue forze, certamente si sentiva lontana dalla pace e dalla serenità. Ti imploriamo, Signore, non guardare alla sua fragilità, ma guarda a tutta la sua vita, guarda ai suoi tentativi continui di migliorare e di rialzarsi, guarda alla nuova vita che ha messo al mondo.

Ti preghiamo con tutte le nostre forze: nel dono della Pasqua, Tu trasformi le nostre notti e le nostre morti, le trasfiguri e dai fecondità ad ogni nostro desiderio di vita e di bene. Tu sei il Buon Pastore, non abbandonare Simonetta lontano da Te, ma accoglila nel tuo Regno di Luce e di Vita e sussurra al suo cuore il tuo Amore per sempre: «Oggi sarai con me nel Paradiso». E tu, carissima Simonetta, dicci che ora stai correndo in un prato fiorito e che sopra la testa hai un cielo azzurro e un sole che riscalda. Oggi le tue infinite domande sulla vita e sulla morte sono finite, non hai più l’angoscia di cosa dire o di cosa fare, perchè finalmente sei nella pace e nella serenità. Rimani vicina a noi come figlia, sorella e soprattutto mamma dal cielo.

LETTURE.
Lam 3,17-26 «È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore».
Sal 23 (22) «Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla».
Lc 23,33.39-43 «Oggi sarai con me nel Paradiso».

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